il fine giustifica i mezzi?

Nemes87
00sabato 9 dicembre 2023 18:43
mi interessa sia una vostra teoria e regola generale, sia soprattutto esempi in cui ritenete lecito applicare una filosofia utilitarista, e altri in cui i mezzi sono talmente sbagliati da non poter essere giustificati, qualunque sia il fine. c'è un limite preciso? quantitativo? o il discrimine è un altro? dipende dal campo, contesto, cerchie di persone? o uno dei due approci è totalmente errato?

l'ho aperto di proposito in relazioni interpersonali perché penso che siano più interessanti esempi di scelte che ci troviamo davvero di fronte tutti i giorni, più che situazioni astratte e teoriche, ma anche i casi limite sono utili a definire un criterio
V _ V
00sabato 9 dicembre 2023 20:57
Ti rispondo di sabato sera, con diversi bicchieri di vino bianco che son passati tra le mie mani:
Il fine giustifica i mezzi?
Ovvio che ognuno ha il proprio punto di vista, quindi puoi solo fare una media tra tutti quelli che scrivono e vedere in finale quanti si e no sono rimasti, o dipende.
Io scrivo, dipende.
Voglio arricchirmi a discapito degli altri (ma il fine giustifica i mezzi)
Fermo un assassino uccidendolo, sono un assassino anche io (ma il fine giustifica i mezzi)
Ho arricchito questo paese essendo sindaco, grazie alla mafia (ma il fine giustifica i mezzi)
Vabeh hai capito l'andazzo
boomerkiller
00sabato 9 dicembre 2023 23:41
Per esperienza posso dire che non c'è un fine che giustifichi i mezzi. Ma questa mia opinione è razionale mentre di solito "il fine giustifica i mezzi" è l'alibi di chi agisce in modo irrazionale.
Trale
00domenica 10 dicembre 2023 00:52
In generale sì, credo che il fine giustifichi i mezzi e in certi contesti rende l'uomo umano. Una esperienza mia adesso non mi viene in mente ma c'è sicuramente perché non sono certamente una santa quindi ho fatto sicuramente qualcosa di sbagliato per un giusto fine o perché io credevo fosse giusto.
LaPeppa
00domenica 10 dicembre 2023 11:43
Dipende anche dai mezzi.
In generale non ho un'idea generale Nemes. Ogni caso, ogni storia è a sé.

Ti faccio un esempio pratico.
TIN = Terapia Intensiva Neonatale.
Esperienza fatta col secondo che è nato prematuro e però grazie a Dio senza gravi problemi.
Lo avevo già raccontato e mi scuso per la ripetizione.

Da mamma e da essere umano "normale" cioè non medico, vedere come vengono trattati i neonati mi ha fatto impressione.
La semplice alimentazione a volte capisci che è una "violenza", i piccoli vengono forzati a mangiare, letteralmente.
Si potrebbe fare diversamente? Non so.
In particolare i prematuri hanno solo desiderio di dormire perché è quello che avrebbero fatto nel ventre materno.
Forse si potrebbe personalizzare il metodo? Ma non c'è personale e neppure tempo.
Quindi, pur "soffrendo", il fine in questo caso giustifica i mezzi per me, personalmente.
La TIN è momentanea, temporanea.

Un esempio in cui invece proprio non riesco a trovare giustificazione è l' uso della guerra.

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