Il curioso caso di Andrew Wakefield

Stefano
00domenica 28 maggio 2023 18:28
Il dr. Andrew Wakefield era un ambizioso gastroenterologo inglese e probabilmente voleva vincere il Premio Nobel.
Una sera d’inverno del 1988, mentre sorseggiava un boccale di birra con degli amici a Toronto, aveva deciso come ci sarebbe riuscito: avrebbe dimostrato la causa virale del misterioso morbo di Crohn, malattia intestinale tutt'ora ad eziologia sconosciuta.
Il virus colpevole lo avrebbe deciso di lì a poco, una volta tornato a Londra.
Wakefield, d’altronde, che nulla sapeva di virologia, aveva bisogno di un po' di tempo per leggere almeno qualche libro sull'argomento. La lettura dei manuali si fermò alla “M” di morbillo e lì gli si accese una luce: il virus del morbillo era il candidato ideale, spiegava tutto. Nascosto per anni nell’intestino, in particolare nel tratto chiamato tenue o ileo, il virus secondo Wakefield, avrebbe potuto essere il responsabile delle infiammazioni tipiche del morbo di Crohn. Ma soprattutto, clamorosamente, il virus del morbillo contenuto nel vaccino trivalente MPR sarebbe stato responsabile dell'autismo nei bambini.
Prima di prenotare il volo per Stoccolma, Wakefield doveva solo convincere le persone giuste della veridicità della sua ipotesi.

Il 28 febbraio del 1998 Wakefield pubblicò sulla prestigiosa Rivista Medica "The Lancet" un articolo sulla sua "scoperta": il mito fondativo dell’antivaccinismo moderno si può trovare tra le pagine 637 e 641 del volume 358 della rivista.
Secondo Wakefield, il virus del morbillo contenuto nel vaccino trivalente avrebbe causato una disregolazione del sistema immunitario e/o una reazione autoimmune che avrebbe portato a un’infiammazione dell’ileo, che avrebbe dato il là a una reazione a catena la cui conclusione sarebbe stata un eccesso di oppioidi nella circolazione del sangue, che avrebbe causato i danni cerebrali all’origine dei disturbi dell'autismo.
L'idea si basava sulla “teoria dell’eccesso di oppioidi” formulata dallo psicobiologo estone Jaak Panksepp, che nel 1979 riempiva di morfina i ratti e poi li osservava mentre davano di matto.
Ma la certezza più forte derivava a Wakefield da una sua precedente ricerca, pubblicata nel 1993: con i suoi occhi aveva visto tracce del virus del morbillo nei tessuti prelevati dagli intestini di pazienti affetti da morbo di Crohn.
Anni dopo, un virologo incaricato di ricontrollare quella ricerca fece osservare le stesse immagini viste da Wakefield da uno specialista di microscopia elettronica.
I "virus del morbillo" visti da Wakefield erano in realtà dei microfilamenti, costituenti normali di una cellula.
Laddove, invece, Wakefield aveva visto un linfocita all’attacco di un virus, lo specialista intuì il più marchiano degli errori: Wakefield aveva messo l'immagine al contrario.
Tralascio tutte le incredibili ed imbarazzanti carenze metodologiche alla base del lavoro di Wakefield: vi basti sapere che nessuno è mai riuscito a replicare i suoi risultati, ma, anzi TUTTI i numerosi ed esaustivi studi effettati successivamente alla "scoperta" di Wakefield hanno confermato che non esiste alcun legame tra vaccino MPR e autismo.
Ma la storia non è solo un ordinario racconto di incredibile leggerezza unita ad incompetenza.
Come è stato rivelato da un libro del giornalista Brian Deer "The Doctor who fooled the world" ("Il dottore che ha imbrogliato il mondo"), prima ancora che la sua ricerca iniziasse e che il primo dei dodici bambini da lui esaminati varcasse la soglia del suo Ospedale, Wakefield aveva già stretto un accordo con l’avvocato Richard Barr: in cambio di 150 dollari all’ora di consulenza, il medico avrebbe dovuto fornire le prove scientifiche necessarie a sostenere la class action che l’avvocato stava cercando di costruire.
I suoi clienti erano genitori convinti che i loro figli fossero stati “danneggiati” dai vaccini, in particolare il trivalente, e volevano che Big Pharma pagasse per il "male" che aveva iniettato nei loro figli.
La class action finì prima ancora di cominciare: la commissione competente rigettò la richiesta. Ma la causa durò abbastanza affinché la fattura di Barr arrivasse a più di 26 milioni di sterline: con quei soldi si comprò una enorme villa in Inghilterra al centro di un magnifico terreno di sette ettari.
Le consulenze valsero a Wakefield una somma più modesta, meno di 450.000 sterline. Spiccioli rispetto a quanto Wakefield intendeva guadagnare con i brevetti proposti all’ufficio competente: test per diagnosticare una malattia dell’intestino e del cervello che ancora doveva essere accertata e, soprattutto, un vaccino monovalente contro il morbillo che, però, avrebbe avuto successo solo se fossero state interrotte le somministrazioni del trivalente all’epoca in commercio.
Due giorni prima della pubblicazione del paper su The Lancet, era stata convocata una conferenza stampa per anticipare "l’incredibile risultato" della ricerca del dottor Wakefield.
Il dottore, a un certo punto, aveva preso la parola e “consigliato” al governo britannico di sospendere la somministrazione del trivalente contro morbillo, rosolia e parotite, perché "per sicurezza", per il momento, sarebbe stato meglio tornare al monovalente (quello che lui voleva brevettare), sosteneva.
Per lui si trattava di una questione morale, aggiunse.
A partire da quel momento, le vaccinazioni contro il morbillo diminuirono drasticamente in tutto il mondo.
Il danno fatto da Wakefield, però, non sta solo nella sopravvivenza di un virus che era stato quasi eradicato e nelle misure emergenziali che i governi di mezzo mondo hanno dovuto adottare per evitarne la diffusione epidemica.
Il danno fatto da Wakefield sta nell’aver scritto il primo articolo nella Costituzione di un mondo nuovo in cui nessuno è degno di fiducia, in cui di conseguenza non esistono risposte, in cui in ultima istanza sono valide tutte le risposte nello stesso momento e alla stessa maniera: «Fidatevi del vostro istinto», ripeteva in continuazione il medico che ha ingannato il mondo e lo scienziato che non ha mai indossato un camice da laboratorio, l’uomo che ha sempre convinto tanti e che non ha mai dimostrato niente.

Wakefield è stato radiato dall'Ordine dei Medici inglese e The Lancet ha ritirato il suo articolo con tante scuse, ma è stato (quasi) tutto inutile: il veleno che l'ex-medico inglese aveva iniettato nella coscienza collettiva continua ancora a circolare e molti continuano ad essere convinti che avesse ragione e che sia stato "zittito" dalla scienza ufficiale, dal "mainstream".

P.S. Nel 2016 era un ospite d'onore all’Inauguration ball del neo-presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
LaPeppa
00domenica 28 maggio 2023 18:54
Non c'è neanche più bisogno di mister Hyde con un dottor Wakefield così.

Stefano ti dico che non ho fiducia cieca nei medici e nella medicina. Non penso sia una brutta cosa: questo caso dimostra che non basta avere un camice per essere degno di stima e rispetto.

Rimango stupita, ogni volta, da quanta malafede e cattiveria ci sia al mondo. La VOLONTÀ di fare male.
Stupita anche per il pressappochismo della ricerca. Il campione a testa in giù ha il gusto della leggenda metropolitana.
Stefano
00domenica 28 maggio 2023 19:33
Re:
LaPeppa (V7fd221203), 28/05/2023 18:54:





Stefano ti dico che non ho fiducia cieca nei medici e nella medicina.




Fai bene a non fidarti ciecamente di tutti i medici come di qualunque altra categoria professionale (avvocati, magistrati, ingegneri, commercialisti eccetera eccetera...): siamo uomini come tutti ed, in quanto tali soggetti non solo a sbagliare ma anche a commettere nefandezze.
Fai male, invece, a non fidarti, in generale, della Medicina: proprio questo caso ti dimostra come la Medicina, applicando il metodo scientifico, abbia in sé gli anticorpi in grado di correggere i propri errori/orrori. Non sempre questo succede con le altre categorie professionali che ho citato prima (con qualcuna non succede quasi mai).
Non dovrebbero proprio accadere questi errori/orrori? Certo, in un mondo ideale, così dovrebbe essere: ma in un mondo imperfetto come il nostro, il metodo scientifico rappresenta l'unica luce in grado di rischiarare il cammino.
Tutto il resto è solo fuffa (o truffa).
LaPeppa
00domenica 28 maggio 2023 19:43
Non ho fiducia cieca nella medicina perché, ad esempio, c'è stato un periodo in cui l'allattamento al seno veniva sconsigliato dai medici.

Mica troppi anni fa.

Anche lì c'erano interessi che nulla c' entravano con la salute pubblica. Anzi.

In quel caso non si parla di uno o due medici, ma di una generazione. Qualche eccezione ci sarà pure stata ma in quel momento, seguendo i dettami della medicina, tante mamme hanno compiuto la scelta sbagliata.
Stefano
00domenica 28 maggio 2023 20:06
Re:
LaPeppa (V7fd221203), 28/05/2023 19:43:

Non ho fiducia cieca nella medicina perché, ad esempio, c'è stato un periodo in cui l'allattamento al seno veniva sconsigliato dai medici.

Mica troppi anni fa.





Non ho notizia di ciò che dici: da sempre, almeno da quando ho memoria io, è stato consigliato l'allattamento al seno. È perfino una raccomandazione inserita nella Convenzione UNICEF sui diritti dell'infanzia, risalente a quasi 40 anni fa, ma immagino che anche prima fosse un concetto assodato nella pratica medica.
In ogni caso, ammettendo che tu abbia ragione, potrei raccontarti anche di tanti altri errori accumulati nei secoli: ti basti pensare che fino all'800 nessun medico aveva contezza che si dovesse lavare le mani prima di visitare intimamente una paziente gravida (la cosa si scoprì quando un medico si accorse che in un ospedale la mortalità puerperale diminuiva drasticamente in estate, allorché gli studenti di Medicina, che normalmente visitavano tutti le partorienti per fare pratica, erano in vacanza).
Ripeto: errori ed orrori ci sono in tutte le branche della vita associata, ma finora niente meglio del metodo scientifico è stato scoperto per ridurne la portata, in Medicina, ma non solo, e/o per correggerli ex-post.
LaPeppa
00domenica 28 maggio 2023 20:42
Su questo niente da dire.

Sull'allattamento ne sono sicura.
I medici ne sapevano molto poco, anche ora dicono certe castronerie che la metà ne basta (esperienza non solo mia).
Da un certo punto di vista, ci sta: si tratta di alimentazione, non di malattia. Ma se una persona ne sa poco, meglio che non si esprima.
cvzP230331
00domenica 28 maggio 2023 21:16
Il problema è quando una categoria si ammala di delirio di onnipotenza ed onniscienza e smette di dubitare delle proprie convinzioni. Un medico onesto è un medico umile, ossimoro. Detto ciò, Stefano, meno male che esistono, altrimenti io sarei già morta di appendicite, parto, reazione allergica... Li vedo come un male necessario, o anche come il minore dei mali.
Stormrider
00lunedì 29 maggio 2023 08:40
L'antivaccinismo è sempre esistito. Ai tempi gli Stati Uniti dovettero far vaccinare Elvis Presley in diretta nazionale per convincere la popolazione a vaccinarsi contro la poliomelite. Perché poiché il vaccino conteneva il virus inattivato "sicuramente uccide".

Oggi gli imbecilli hanno solo più risonanza per via del web, nel 1950 stavano nel bar del paese a strillare e pochi li sentivano.
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